COSTRUIRE UNA NUOVA MACCHINA (La natura fisica del prodotto e l'utilizzatore farmacista)
parallelepipedi di dimensioni:
cilindri di dimensioni:
prodotti imbustati:
Costruire una macchina (l'utilizzatore farmacista)
Ieri le prime automazioni:
L’automazione nelle farmacie arriva con un decennio di ritardo sulle automazioni delle logistiche di altri settori. Il farmacista godeva di tranquillità economica e con l’espansione degli strumenti elettronici di comunicazione e automazione ecco che investivano, magari su consiglio del commercialista, su un robot con cui amavano interagire come accade con un cellulare. Quindi poca attenzione all’efficienza, poca al costo, e poca al risultato, molta alla passione di distinguersi.
Oggi:
Con le agevolazioni fiscali c’è stata una grossa diffusione dei robot in farmacia e un grande miglioramento delle macchine proposte. I sistemi sempre gli stessi: con o senza caricamento automatico, a file di ripiani con miniload, a ripiani e canali, a gravità, con miniload uniti a sistemi di sganciamento simultaneo su nastro, a scaffali compattabili, ecc. Insomma ottime macchine, ma ingombranti come un cassone di camion in una logistica fatta di spazi ridotti ed economici.
Tendenze:
Il farmacista sta cambiando anche se lentamente, vuole meno impegno di personale per il caricamento del robot, più efficienza, meno spazio occupato e cerca di rientrare nel super ammortamento, cerca insomma qualità e prezzo. La crescente formazione di gruppi e la maggiore attenzione del farmacista indipendente porta i costruttori di robot a una più matura automazione, fatta di efficienza, autonomia del carico delle scatole, velocità nell’erogazione delle ricette e costi bassi nonostante le agevolazioni fiscali durature. Il costo basso diventerà importantissimo nei prossimi anni.