DISCORSO SULL'UMILTA' DIVENUTA RIVOLUZIONARIA (prima parte)
Discorso sull'umiltà divenuta rivoluzionaria.
Il web ha cambiato tutti e tutto, solo la stupidità resta uguale con il suo senso di eterno. Sono passati oramai 80 anni da quando il grande Bertrand Russell era solito dire: “Il problema dell’umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi.”
Io da cittadino della strada dico semplicemente che in un mondo che ci insegna ad urlare le nostre verità assolute, riscoprire la forza gentile dell’umiltà può essere rivoluzionario. Se chiedo a un patentato come si attestano le sue capacità di guida, se nella media o al di sopra, il 93% direbbe sopra la media e il restante 7% sono quelli senza patente. Una mia amica visitata e studiata da un bravo ortopedico doveva essere operata a un ginocchio d'urgenza, tanto costui era sicuro che l'avrebbe guarita. Un secondo ortopedico ripete la visita e solleva una serie di dubbi sull'intervento e sul non intervento che creò in noi un incerto giudizio sulle sue capacità professionali. Scegliemmo il secondo. La mia amica non si operò, scelse una terapia e dopo qualche mese tutto rientrò nel sopportabille o meglio nella norma. Morale quello dell'ortopedico è veramente un compito difficile e dare impressione di certezze è impossibile. L'ortopedico più umile non solo ha avuto ragione, ma ha anche evitato dolore chirurgico e riabilitazione per mesi e mesi. Da dove nasce l'illusione di superiorità? Come possiamo individuarla negli altri? E non cadere nelle mani di incompetenti? Non è affatto facile anche se spesso sono anche i nostri comportamenti che ci impediscono di guardare bene gli altri. E come evitare a noi stessi di fare la figura degli idioti, saputi e magari anche arroganti. Qualcuno ha provato a rispondere a questi quesiti chiedendo a tanti il livello di competenza in umorismo, logica, grammatica. Successivamente gli interrogati sono stati sottoposti a test, ed ecco come è andata. Chi si era autoproclamato “altamente competente”, nel test aveva poi miseramente fallito, registrando punteggi molto bassi. Al contrario, chi inizialmente aveva sottovalutato le proprie competenze, nel questionario aveva poi ottenuto risultati molto buoni. La faccenda ha destato curiosità e altri esperimenti confermeranno che chi è stupido e impreparato si sopravvaluta. Al contrario chi è intelligente e si sta formando seriamente tende ad avere dubbi sulle proprie abilità, se non addirittura a soffrire della cosiddetta sindrome dell’impostore, pudore del sapere. Continua..
Il web ha cambiato tutti e tutto, solo la stupidità resta uguale con il suo senso di eterno. Sono passati oramai 80 anni da quando il grande Bertrand Russell era solito dire: “Il problema dell’umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi.”
Io da cittadino della strada dico semplicemente che in un mondo che ci insegna ad urlare le nostre verità assolute, riscoprire la forza gentile dell’umiltà può essere rivoluzionario. Se chiedo a un patentato come si attestano le sue capacità di guida, se nella media o al di sopra, il 93% direbbe sopra la media e il restante 7% sono quelli senza patente. Una mia amica visitata e studiata da un bravo ortopedico doveva essere operata a un ginocchio d'urgenza, tanto costui era sicuro che l'avrebbe guarita. Un secondo ortopedico ripete la visita e solleva una serie di dubbi sull'intervento e sul non intervento che creò in noi un incerto giudizio sulle sue capacità professionali. Scegliemmo il secondo. La mia amica non si operò, scelse una terapia e dopo qualche mese tutto rientrò nel sopportabille o meglio nella norma. Morale quello dell'ortopedico è veramente un compito difficile e dare impressione di certezze è impossibile. L'ortopedico più umile non solo ha avuto ragione, ma ha anche evitato dolore chirurgico e riabilitazione per mesi e mesi. Da dove nasce l'illusione di superiorità? Come possiamo individuarla negli altri? E non cadere nelle mani di incompetenti? Non è affatto facile anche se spesso sono anche i nostri comportamenti che ci impediscono di guardare bene gli altri. E come evitare a noi stessi di fare la figura degli idioti, saputi e magari anche arroganti. Qualcuno ha provato a rispondere a questi quesiti chiedendo a tanti il livello di competenza in umorismo, logica, grammatica. Successivamente gli interrogati sono stati sottoposti a test, ed ecco come è andata. Chi si era autoproclamato “altamente competente”, nel test aveva poi miseramente fallito, registrando punteggi molto bassi. Al contrario, chi inizialmente aveva sottovalutato le proprie competenze, nel questionario aveva poi ottenuto risultati molto buoni. La faccenda ha destato curiosità e altri esperimenti confermeranno che chi è stupido e impreparato si sopravvaluta. Al contrario chi è intelligente e si sta formando seriamente tende ad avere dubbi sulle proprie abilità, se non addirittura a soffrire della cosiddetta sindrome dell’impostore, pudore del sapere. Continua..