DUE PAROLE SU ZAIA G0VERNATORE VENETO
Due parole su Zaia governatore veneto.
Qualcuno ricorderà che Silvio Berlusconi candidò proprio Zaia a capo del raggruppamento della destra italiana, come leader. Candidatura messa li, in alternativa a Salvini, perché rappresentava la continuità con il passato, in un'area di piccole imprese tradizionalmente moderata, quasi una rediviva democrazia cristiana. Oggi, (secondo l'Osservatorio sul Nord-Est per il Gazzettino) Zaia raccoglierebbe consensi superiori al 70%, in Veneto. e Demos per La Repubblica indica il 48% a livello nazionale. Zaia quindi è in vantaggio anche su Fontana in Lombardia a livello regionale e su Salvini a livello nazionale. Un fenomeno? Si, ce lo dice la freddezza di come Salvini tratta Zaia. Lo percepisce come un competitor potente e altrettanto attivo sul piano della comunicazione. L'epidemia gli ha fornito un ulteriore ragione per allargare la sua visibilità e popolarità. Lo vediamo con una o due conferenze stampa al giorno. Tuttavia, l'emergenza non pare destinata a finire presto. Perché nei prossimi mesi si voterà per rinnovare le amministrazioni di numerose città e il governo e i governatori di alcune importanti Regioni. Fra le quali il Veneto, appunto. La data del voto, prevista a fine maggio, molto probabilmente verrà prorogata all'autunno, insieme al referendum sulla riduzione dei parlamentari. Di conseguenza, anche la campagna elettorale si allungherà, e allargerà nelle regioni chiamate a rinnovare governi e governatori. Così, è probabile che i temi e gli interessi locali assumano maggiore importanza. Quale sarà la conseguenza politica probabile di questo? Crescono i "partiti personali", del leader unico ad avere parola, cresceranno ancora gli interessi locali rispetto ai nazionali, si ridisegneranno le mappe politiche plasmate dal sentimento di "inclusione" (o reclusione) locale. L'Europa sembra sempre lontana dagli interessi "nazionali" con la conseguenza che vivremo davvero "a casa nostra". Non saremo padroni di casa, ma "reclusi in casa", e tutto il mondo intorno a noi si allontanerà.
Qualcuno ricorderà che Silvio Berlusconi candidò proprio Zaia a capo del raggruppamento della destra italiana, come leader. Candidatura messa li, in alternativa a Salvini, perché rappresentava la continuità con il passato, in un'area di piccole imprese tradizionalmente moderata, quasi una rediviva democrazia cristiana. Oggi, (secondo l'Osservatorio sul Nord-Est per il Gazzettino) Zaia raccoglierebbe consensi superiori al 70%, in Veneto. e Demos per La Repubblica indica il 48% a livello nazionale. Zaia quindi è in vantaggio anche su Fontana in Lombardia a livello regionale e su Salvini a livello nazionale. Un fenomeno? Si, ce lo dice la freddezza di come Salvini tratta Zaia. Lo percepisce come un competitor potente e altrettanto attivo sul piano della comunicazione. L'epidemia gli ha fornito un ulteriore ragione per allargare la sua visibilità e popolarità. Lo vediamo con una o due conferenze stampa al giorno. Tuttavia, l'emergenza non pare destinata a finire presto. Perché nei prossimi mesi si voterà per rinnovare le amministrazioni di numerose città e il governo e i governatori di alcune importanti Regioni. Fra le quali il Veneto, appunto. La data del voto, prevista a fine maggio, molto probabilmente verrà prorogata all'autunno, insieme al referendum sulla riduzione dei parlamentari. Di conseguenza, anche la campagna elettorale si allungherà, e allargerà nelle regioni chiamate a rinnovare governi e governatori. Così, è probabile che i temi e gli interessi locali assumano maggiore importanza. Quale sarà la conseguenza politica probabile di questo? Crescono i "partiti personali", del leader unico ad avere parola, cresceranno ancora gli interessi locali rispetto ai nazionali, si ridisegneranno le mappe politiche plasmate dal sentimento di "inclusione" (o reclusione) locale. L'Europa sembra sempre lontana dagli interessi "nazionali" con la conseguenza che vivremo davvero "a casa nostra". Non saremo padroni di casa, ma "reclusi in casa", e tutto il mondo intorno a noi si allontanerà.