IL BACIO, IL GRANDE IMPOSTORE (Quinta e ultima parte)

IL BACIO, IL GRANDE IMPOSTORE (Quinta e ultima parte)

Conclusione
Le responsabilità educative sono molteplici e l'argomento bacio scivola nell'aria come il vento su un promontorio, imprevedibile, puro, osceno, potente, pericoloso, dove tutti noi di ogni etnia siamo contemporaneamente studenti e insegnanti di un qualcosa che trascina in molte direzioni, alcune delle quali coinvolgenti e impreviste che ci trasportano in un cambiamento personale continuo. A volte ci disorienta. Il bacio è sfuggente spesso insignificante, ma pronto a sorprenderti prepotentemente. Il bacio viene insegnato dagli adulti troppo presto, negli asili genera reciprocità di contagi anche pericolosi, e se c'è di mezzo il cane partecipa attivamente. Il bacio non è comprensibile come gesto di avvicinamento sessuale tra sconosciuti, il bacio è riconoscenza e implica un merito, il bacio è un forte elemento erotico e non affatto effimero o semplicemente sentimentale, il bacio coinvolge anche chi non desidera essere coinvolto, il bacio distoglie attenzioni a tante altre parti del corpo umano. Il bacio racconta bugie, ci da una sensazione o un'idea in chi ci bacia, che lui potrebbe ignorare completamente. Possiamo concludere affermando senza timore che la bocca dell'uomo non è e non può essere "l'acqua santiera" delle emozioni o delle manifestazioni affettive dove ognuno fa i propri comodi, e nemmeno il dito del piede di San Pietro in Vaticano consumato da labbra e lingue di fedeli fortemente devoti. Il bacio resta una manifestazione dell'uomo, un modo di comunicare uno stato d'animo o un desiderio in una forma molto potente. Il bacio fa dire all'uomo anche quello che lui non riesce ad esprimere con le parole, perché esse non sono sufficienti. Occorre insegnare ai cani di farsi gli affari propri pena un digiuno prolungato. Occorre esortare gli adulti a prendere tempo affinché i bambini abbiano i giusti tempi di comunicazione affettiva senza parole. Il linguaggio del corpo, in cui il bacio è attore e impostore nello stesso tempo, è importante più della parola.Fine