IL DIVENIRE DONNA. Parte prima. (Il divenire donna da Gilles Deleuze a Donna Haraway)

IL DIVENIRE DONNA. Parte prima. (Il divenire donna da Gilles Deleuze a Donna Haraway)

Il divenire donna. Parte prima (Il divenire donna da Gilles Deleuze a Donna Haraway)

Ci inoltriamo su questo tema attualissimo e determinante per le nostre vite, in quanto siamo certi che l'omologazione di noi maschi sia oramai totale e irreversibile, mentre le nostre donne hanno caratteristiche diverse e restano capaci di coinvolgerci nella loro straordinaria creatività. Lo facciamo ripercorrendo alcune fasi della filosofia moderna ed introducendo il concetto deleuziano di "divenire donna" nell'intento di mettere in luce e capire questi processi che, grazie al dirompere neoliberista, investono lavoro e vita, menti e corpo, natura umana ed extra umana, conscio ed inconscio. Il fine è di ripensare noi stessi, creare un nuovo paradigma tecnologico che investa pianeta, uomini e animali per rideterminarli in una nuova chiave di lettura, in un nuovo valore. Cosa c'entra ciò con il divenire donna? C'entra perché il rapporto tra femminismo e l'ecologia non è affatto scontato e mentre negli uomini c'è una situazione di paralisi di idee, nel femminile troviamo fantasia e comportamenti nuovi e imprevedibili. L'ecologia corre il rischio di essere solo una parola abusata che nasconde strade e percorsi molto diversi. Anche qui ci rifacciamo a Deleuze e in particolare al suo Mille piani ed al concetto di minorità. Esso va rivisto nell'idea deleuziana di completa rottura della "logica binaria" ovvero fuori dagli standard del maschio e femmina. Perché entrare in questo concetto? perché entra di prepotenza nella trasformazione della filosofia e del pensiero critico, dalla crisi del pensiero di Nietzsche legato al post hegheliano. (consentite questo riferimento come scontato per ragioni di rapidità). Quindi gli attuali pensatori di riferimento diventano Foucault, Deleuze, Guattari e Derrida. Questo quadro di pensiero è senz'altro molto francese, e tutto questo ci fa dire che occorre ripartire da Nietzsche, scandagliare Foucault, insistere con Deleuze e arrivare a dibattiti più recenti su Donna Haraway e sul femminismo attuale. Il divenire donna non ha più una sola lettura in chiave femminista, piuttosto ha a che vedere con il divenire in generale, con vari divenire possibili. Divenire donna ma anche divenire animale, divenire bambino, divenire inorganico. Questo è un concetto rilevante, e occorre sottolineare che il divenire è in movimento perenne, spinto da una forza potente che è il desiderio, ma non il desiderio quanto "mancanza", non compensazione di un'assenza, ma è una forza che agisce su dei concatenamenti. Il rompere con la logica binaria maschio-femmina, o di genere, ci porta a una spinta in molteplici direzioni, verso grandi aperture. Sopra: una femminista, animalista, ecologista del nord Europa. Continua...