IL SENSO DI APPARTENENZA.
Ci sentiamo vivi e ci sentiamo unici solo quando esistono gli altri, lo
specchio a noi stessi. Il senso di appartenenza è un bisogno fondamentale. Esso
è riscontrabile persino nei bambini, i quali sentono l’istinto e il bisogno di
appartenere alla loro famiglia. “Io appartengo” è un bisogno atavico, che
probabilmente affonda le sue radici in epoche in cui appartenere a un gruppo
significava sopravvivere. Nelle scelte di appartenenza siamo guidati dalla
coscienza individuale, attraverso la sensazione interiore di innocenza o
colpevolezza, di giusto o sbagliato, di senso del limite. Per esempio, se
difendiamo le regole che abbiamo acquisito nel nostro sistema familiare,
percepiamo tale atteggiamento come giusto, diversamente, ci sentiamo in colpa o
arrabbiati quando ci allontaniamo da esso. Il bisogno di appartenere ci lega al
nostro "gruppo" e fa sì che ne “sposiamo” le regole e le dinamiche,
facendocene carico. Tante volte nella vita ci troviamo davanti a un bivio, alla
sofferenza di smettere di appartenere perché il sistema è troppo vessatorio.
Qui sono due noi stessi che lottano per affermarsi e la vita è scegliere. In
essa ci sono i “posti giusti” in cui stare e lo sappiamo quando ci sentiamo
forti, quando abbiamo chiarezza di pensieri e intenti. Anche nella vita
affettiva ci sono i luoghi giusti. Quando si incontra un'anima sensibile, che è
un tesoro raro e per pochi, occorre stargli nei pressi senza limitarne le
libertà e aiutarne l'espansione. Vicinanza lieve e appartenenza a qualcuno.
Apparteniamo a chi ci fa fremere e tremare, scegliamo chi ci fa vibrare
nell'anima e nel corpo. Apparteniamo a quei brividi che ci resteranno per
sempre, sono loro che ci fanno sentire veramente vivi.