LA CATASTROFE ERUROPEA E' INIZIATA
La catastrofe europea è iniziata
"Siamo in guerra", ha ripetuto tre volte Macron nel suo secondo discorso alla nazione, due in un solo weekend, annunciando la debacle europea, scordandosi la grandeur e l'inettitudine dei giorni passati. Non esiste più un'Unione, ma una moltitudine di paesi spaventati, che in ordine sparso si riducono diritti e libertà civili e insieme si rinchiudono dentro il muro dei propri confini nazionali e continentali. E' quello che sta per succedere, e che i capi di Stato e di governo decideranno oggi nella teleconferenza più drammatica che la Ue abbia mai conosciuto. L'Europa dei Lumi e dei Padri fondatori di Ventotene, giusta, libera e solidale, sconfitta da un nemico invisibile e inafferrabile. L'Europa del libero scambio delle idee, degli umani e delle merci, costretta a blindare se stessa di fronte a un morbo che toglie il respiro e sequestra spazio e vite. La banca europea ha stanziato per l'intera europa 25 miliardi, tanti quanto ha stanziato la sola Italia per questo mese di marzo. Noi italiani siamo sulle palle a tutti per nostra indole poco accettata e per anni di antipatie create dai nostri politici, dobbiamo fare da soli, dobbiamo difendere le nostre istituzioni dai falchi del potere, potenziare l'attuale governo Conte che male non sta facendo, e noi tutti dal Veneto alla Sicilia dobbiamo rispolverare quell'attaccamento alla terra che i nostri genitori hanno avuto all'indomani della seconda guerra mondiale, dobbiamo velocemente tornare a quel rapporto di aggregazione tra uomini e solidarietà che dal 1946 al 1960 permise di sconfiggere la fame.
"Siamo in guerra", ha ripetuto tre volte Macron nel suo secondo discorso alla nazione, due in un solo weekend, annunciando la debacle europea, scordandosi la grandeur e l'inettitudine dei giorni passati. Non esiste più un'Unione, ma una moltitudine di paesi spaventati, che in ordine sparso si riducono diritti e libertà civili e insieme si rinchiudono dentro il muro dei propri confini nazionali e continentali. E' quello che sta per succedere, e che i capi di Stato e di governo decideranno oggi nella teleconferenza più drammatica che la Ue abbia mai conosciuto. L'Europa dei Lumi e dei Padri fondatori di Ventotene, giusta, libera e solidale, sconfitta da un nemico invisibile e inafferrabile. L'Europa del libero scambio delle idee, degli umani e delle merci, costretta a blindare se stessa di fronte a un morbo che toglie il respiro e sequestra spazio e vite. La banca europea ha stanziato per l'intera europa 25 miliardi, tanti quanto ha stanziato la sola Italia per questo mese di marzo. Noi italiani siamo sulle palle a tutti per nostra indole poco accettata e per anni di antipatie create dai nostri politici, dobbiamo fare da soli, dobbiamo difendere le nostre istituzioni dai falchi del potere, potenziare l'attuale governo Conte che male non sta facendo, e noi tutti dal Veneto alla Sicilia dobbiamo rispolverare quell'attaccamento alla terra che i nostri genitori hanno avuto all'indomani della seconda guerra mondiale, dobbiamo velocemente tornare a quel rapporto di aggregazione tra uomini e solidarietà che dal 1946 al 1960 permise di sconfiggere la fame.