LA POLITICA CHE SFIDUCIA I CITTADINI

LA POLITICA CHE SFIDUCIA I CITTADINI

La politica che sfiducia i cittadini e il ricorso alla logica.

All'inizio di marzo siamo entrati in una tempesta e come sempre avviene in questi casi uomini e donne sono sballottati nei corpi ma soprattutto nella mente, ed a tutti necessita ricorrere alla logica e alle poche certezze disponibili. Anche qui nello scrivere mi affido alla logica che per avere un suo valore ha bisogno di premesse, e se sono errate il discorso diventa inutile e chi legge mi manderà a quel paese inevitabilmente. Le premesse sono: per non diffondere il virus basta una distanza di qualche metro. All'aria aperta il pericolo di contagio è minore se si sta distanziati. La paura diffusa ci ha indotto a stare distanziati e seguire le regole, e la segregazione e il panico che ne conseguono sono un grande danno psicologico ed economico. La paura ci ha un po' migliorato nell'educazione (solo un po') code ai negozi distanziate ed educate, la gente per strada evita di avvicinarsi, uso massivo delle mascherine anche all’aperto, lavaggio delle mani. Se questa premessa è vera e la ritenete tale, la logica ci dice che il perdurare di alcune imposizioni poliziesche non servono per contenere l'epidemia. Tutti gli urlatori del "io resto a casa"li vedo come una patologia psicologica di massa. Quelli che ti vedono lungo il fiume da solo e ti gridano "devi stare a casa" sono autentici malati. La maggior parte delle sanzioni sono avvenute perché le forze dell’ordine sono state chiamate con veemenza da abitanti che, chiusi nelle loro case, vedono qualcuno fuori. Un po'come successo agli Ebrei romani e tanti altri durante il regime. Quando uscirono a Roma gli elenchi dei delatori del Ghetto (quartiere ebraico), ci sorprendemmo che fossero coinquilini, amici, portinai, vicini di casa, e anche qualche moglie che pensava di ereditare. Qui da noi gli assembramenti sono subito scomparsi e droni ed elicotteri si sono divertiti a dare la caccia a persone da sole nei boschi o sulle spiagge, con una spesa tale che avremmo potuto disporre di migliaia di introvabili mascherine. La logica usata è quella dei comportamenti collettivi come moltiplicatori di quelli individuali. Hanno pensato: questi italiani che ci votano sono tutti indisciplinati e incivili, e se uno è tollerato sulla spiaggia, poi verranno a migliaia e tutto diventa più incontrollabile. Sempre affidandoci alla logica, dobbiamo pensare che la gestione delle necessarie prescrizioni sanitarie e limitative degli spostamenti massivi di persone non deve essere affidata alle forze di polizia, ma andava affidata a funzionari civili con competenze sanitarie ed epidemiologiche. Nell’emergenza si dovevano assumere subito, anche a tempo determinato, laureati in medicina, biologia, infermeria e mandare loro nelle strade a verificare il rispetto della normativa ed fare istruzione sui comportamenti da tenere. Applicare come è accaduto una dialettica repressiva disinformata, non si è fatta alcuna distinzione tra comportamenti da reprimere e quelli che invece rientrano nelle libertà personali ed irrilevanti per il contagio. Se la politica non si fida della popolazione, fa un danno enorme, produce lo squallido fenomeno dei delatori dalla finestra. E' vero che, familiarismo, essere raccomandati, e fare la spia sono atteggiamenti a cui gli italiani sono restati devoti per amore del modus vivendi nel famoso ventennio di prima della guerra ma, vediamo con apprensione, che in questi mesi la delazione è molto di moda. "Fare la spia" è una passione che porta verso una dialettica infida dove controllori e controllati si mischiano in una schifosissima e pericolosa gestione dei rapporti umani. Le multe elargite abbondantemente hanno autmentato la sfiducia nelle istituzioni, e aumentato la povertà già abbondante di suo. Si parla del 62% della popolazione che ha bisogno di sostegno psicologico, lo stress accumulato fa scendere le difese immunitarie. Guardando in Europa la pandemia paradossalmente colpisce forte Spagna e Italia, guarda caso nei due paesi dove si è fatta più repressione. Senza aspettare la manna dal cielo chiamata vaccino e poiché si teme una seconda ondata del virus, la logica ci impone un'istruzione più elevata possibile, e nel progettare e imporre altre regole a protezione della gente, occorre non perdere di vista il valore delle libertà individuali che la nostra Costituzione protegge con norme chiare e attentissime a tutelare tutti noi che ne fanno una bandiera di libertà ed anche quelli che, per distrazione o troppo benessere immeritato, non la rispettano né difendono.