LA SALUTE E L'AMBIENTE

LA SALUTE E L'AMBIENTE

La salute e l'ambiente.

La cosidetta "era industriale" ha prodotto un'enorme quantità di sostanze chimiche il cui accumulo sembra inghiottirci tutti. E' stata rilevata sull'Atlantico, un'isola di materie plastiche grande quanto tre volte il territorio francese. In ogni caso i residui industriali uniti al packaging disperso e altri elementi anche radioattivi hanno prodotto un drastico cambiamento nella tipologia dei più gravi problemi di salute pubblica. Fino a pochi decenni addietro l'umanità ha vissuto nel timore dei flagelli (alcuni anche divini), tipo il vaiolo, il colera, la peste che nei secoli precedenti avevano travolto le nazioni. Ora la nostra principale preoccupazione non è più con questo organismi patogeni che erano onnipresenti, perché igiene, migliori condizioni di vita, nuovi farmaci, ci hanno dato un elevato controllo sulle malattie infettive e oggi ecco altre preoccupazioni. Ci occupiamo di un diverso tipo di pericolo annidato nel nostro ambiente, un pericolo che noi stessi abbiamo introdotto nel nostro mondo man mano che il nostro vivere da consumatori si è ampliato ed evoluto. I nuovi problemi di salute ambientale sono tanti: creati dalle radiazioni in tutte le sue forme, dal flusso sempre maggiore di sostanze chimiche, e in particolare dei pesticidi. Questi elementi agiscono su di noi direttamente, indirettamente, separatamente, e collettivamente. Il dramma consiste nell'imprevedibilità degli effetti, non sappiamo che effetto produce l'esposizione per tutta la vita ad agenti chimici e fisici che sono estranei all'esperienza biologica dell'uomo. Ci annienta pensare che il nostro destino potrebbe forse essere segnato venti o più anni prima dello sviluppo dei suoi sintomi. In questi giorni ho notato qui in Veneto che bellissimi campi di grano visti 40-50 giorni addietro sono divenuti, in poche settimane, coltivazioni di soia già alta, incredibile per un figlio della pigra campagna di qualche decennio fà. Quanti pesticidi, quanti concimi avranno usato per questo grandioso risultato? Dove si inseriscono i pesticidi nel quadro delle malattie ambientali? Perché qui in Italia non si parla mai della Coltivatori Diretti che spende e spande in ville e tenute agricole? Abbiamo visto che ora contaminano il suolo, l'acqua, le derrate alimentari, abbiamo visto che i nostri numerosi corsi d'acqua sono privi di pesci, i nostri giardini e boschi privi di alcuni tipi di uccelli. Noi, per quanto ci piaccia pensare il contrario, facciamo parte della natura. Riusciremo a sfuggire ad un inquinamento fortemente globalizzato proprio quando sembra fallire il concetto di globalizzazione per tutte le altre questioni economiche e di interscambio intellettuale e sociale? Le domande sono tante e le risposte non ci sono e tutto questo incrementa la nostra fragilità e la nostra insicurezza, e dentro di noi attendiamo un qualche evento che possa cambiare questo andamento, ma questa attesa è offuscata da eventi tragici che uccidono in tante comunità, senza tener conto della geografia e tantomeno dei colpevoli di tanto sfacelo.

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