L'ODIOSISSIMA CARITA'

L'ODIOSISSIMA CARITA'

L'odiosissima carità.

La carità è una bellissima parola che nasconde bene lo sfruttamento che i ricchi perpetuano sui poveri. Da piccoli ci piaceva tanto anche la parola che nel nostro immaginario puerile ci faceva percepire la voglia di bontà di tanta gente. Se ci fosse la volontà politica di debellare la povertà, gli interventi sarebbero sulle cause che la producono (non si spenderebbe 1790 m.di di dollari in spesa mondiale per armamenti), ma così non è, si mette attenzione alle conseguenze che essa inoltra nella società. Dare vestiti ai poveri, attivare la mensa del povero, ecc., non li aiuta a risollevarsi ma li mantiene in inedia stabile, tale da renderli facilmente utilizzabili per interessi istituzionali di svariata natura che continueranno a sfruttarli per tutta la vita. Faccio un esempio per evitare malintesi: un bravo dietista (lo Stato, o una nascita ingrata), ti fa dimagrire (ti riduce in povertà), poi ecco la dieta di mantenimento che ti fa restare magro (la carità), ed è fatta. Viene creato ad arte un circolo vizioso: i ricchi donano alla chiesa, (o altri "enti benefattori"), il  clero continua ad aiutare i poveri risparmiando e lucrando (solo il 20% dell'otto per mille degli italiani va in aiuto ai poveri) e in questo modo, garantisce alla società manovalanza a basso costo e schiavi ubbidienti per paura della fame. Mentre le destre affermano che occorre non far pagare le tasse ai ricchi così produrranno lavoro per tutti, cosa accade nella realtà? Accade che i capitalisti donano qualcosina (prima vengono i loro giochi) di quello che gudagnano alla chiesa sfruttando i poveracci che lavorano a basso costo, la chiesa continua ad allevare orfani, aborigeni, povera gente, mantenendoli a un livello di misera sopravvivenza, occorre che siano vivi, deboli, manovrabili per tenere in piedi e perpetuare il sistema. Insomma per farla breve il ricco fa la carità, il prete ha la sua percentuale (è un mediatore strutturato) e se la spassa. Nel mondo ci sono milioni di missionari che in nome della carità prestano un enorme servizio agli sfruttatori. Se un missionario viene ucciso perché insolente in terre sconosciute, per giorni e giorni i media gridano al martirio del pover uomo per la sua fede, se muoiono in mare centinaia di migranti, la notizia fastidiosa e data con senso di sopportazione e fatalità. Dobbiamo imparare a diffidare di chi si vanta di fare la carità, questa è una truffa legalizzata a tutte le latitudini. E' il bon ton dei lestofanti