LUGLIO 2020 L'ABISSO C'E', PROVIAMO AD USCIRNE
Luglio 2020 l'abisso c'è, proviamo ad uscirne.
Dovete mantenere le distanze sociali!!! Dovete impegnarvi per non perdere il lavoro!!! Il PIL è sceso del 12%!!! Dovete contribuire ai consumi anche se non avete un euro!!! Sta arrivando il decreto semplificazioni!!! Scade il 730 correte a pagare!!! Siamo un pochino onesti e pratici per una volta? Vediamo le cose indispensabili a parte sussidi e attese inutili. Occorre, a mio modesto parere, che coloro che sono in grado di offrire seta, lavoro, pane, politica, scrittura, pittura, gesti, miti e poesia si occupino di loro, li ricordino e li migliorino e li offrano. E coloro che fabbricano monete, tranelli, che producono oggetti, intreccino e producano. Loro sono cose pratiche e devono esistere sempre, loro sono i propulsori, poi ci sono anch'io, io non ho doni, non ho talenti da esibire, devo invece sognare di valere qualcosa. Perché le cose, sciocche o meno, che la gente ricorda sono quelle che poi cercherà di riavere, a tutti i costi. E il mio lavoro, è di riattizzare la loro memoria, i loro desideri semispenti con i miei ricordi che bruciano, che fanno male. Solo così torniamo noi stessi e senza paura rimetteremo in sesto il mondo, torneremo a farlo funzionare. Lasciate che uno desideri il prosecco, un altro una poltrona, e un altro ancora un aliante su cui lasciarsi spingere dal vento, e un altro costruisca droni giganteschi con cui sfidare le resistenze dell'aria. Mettiamo insieme tutto questo, disincagliamo insieme l'ingranaggio del desiderio, espandiamolo, e io sarò lì per oliarlo, ed è appunto questo che debbo fare. Una volta avrei detto che “solo il meglio è meglio e solo la qualità conta”, ma le rose sbocciano dal concime e dal dolore. Tutto conta. E non sono importanti solo le cose che ci esaltano, ma anche quelle che scaturiscono dalla povertà, dall'essere troppo umani, dalla fragilità che tende a crescere, dalla passione per le cose che vediamo spuntare e svilupparsi, perché tutto è prodotto e tutto serve per vivere. Occorre che anche il mediocre dia il suo contributo, perché è dal mediocre che arriviamo all'eccellenza. Deve contribuire anche chi, come me non ha qualità, perché magari si impegna a copiare le qualità di altri e le migliora senza troppo cercarlo, o capirlo. Io invece, sarò ancora qui a combattere contro gli uomini pecora, contro il così fan tutti, contro gli Yes Man, contro chi vivacchia nel terreno raziato dai lupi, contro chi accetta i divertimenti del pollaio. Contro chi ci attribuisce un valore economico, contro chi ci tratta come merce, contro chi affossa le idee buone nella nebbia della cattiva informazione. Contro i media mercenari, contro la pubblicità di cose inutili, contro chi si nutre di carcasse come le iene, contro chi produce cose inutili per il solo bene personale, contro i delatori e insieme dittatori di se stessi che fanno proseliti. Ruscirò a fare tutto questo? Non credo ma ci proverò statene certi.
Dovete mantenere le distanze sociali!!! Dovete impegnarvi per non perdere il lavoro!!! Il PIL è sceso del 12%!!! Dovete contribuire ai consumi anche se non avete un euro!!! Sta arrivando il decreto semplificazioni!!! Scade il 730 correte a pagare!!! Siamo un pochino onesti e pratici per una volta? Vediamo le cose indispensabili a parte sussidi e attese inutili. Occorre, a mio modesto parere, che coloro che sono in grado di offrire seta, lavoro, pane, politica, scrittura, pittura, gesti, miti e poesia si occupino di loro, li ricordino e li migliorino e li offrano. E coloro che fabbricano monete, tranelli, che producono oggetti, intreccino e producano. Loro sono cose pratiche e devono esistere sempre, loro sono i propulsori, poi ci sono anch'io, io non ho doni, non ho talenti da esibire, devo invece sognare di valere qualcosa. Perché le cose, sciocche o meno, che la gente ricorda sono quelle che poi cercherà di riavere, a tutti i costi. E il mio lavoro, è di riattizzare la loro memoria, i loro desideri semispenti con i miei ricordi che bruciano, che fanno male. Solo così torniamo noi stessi e senza paura rimetteremo in sesto il mondo, torneremo a farlo funzionare. Lasciate che uno desideri il prosecco, un altro una poltrona, e un altro ancora un aliante su cui lasciarsi spingere dal vento, e un altro costruisca droni giganteschi con cui sfidare le resistenze dell'aria. Mettiamo insieme tutto questo, disincagliamo insieme l'ingranaggio del desiderio, espandiamolo, e io sarò lì per oliarlo, ed è appunto questo che debbo fare. Una volta avrei detto che “solo il meglio è meglio e solo la qualità conta”, ma le rose sbocciano dal concime e dal dolore. Tutto conta. E non sono importanti solo le cose che ci esaltano, ma anche quelle che scaturiscono dalla povertà, dall'essere troppo umani, dalla fragilità che tende a crescere, dalla passione per le cose che vediamo spuntare e svilupparsi, perché tutto è prodotto e tutto serve per vivere. Occorre che anche il mediocre dia il suo contributo, perché è dal mediocre che arriviamo all'eccellenza. Deve contribuire anche chi, come me non ha qualità, perché magari si impegna a copiare le qualità di altri e le migliora senza troppo cercarlo, o capirlo. Io invece, sarò ancora qui a combattere contro gli uomini pecora, contro il così fan tutti, contro gli Yes Man, contro chi vivacchia nel terreno raziato dai lupi, contro chi accetta i divertimenti del pollaio. Contro chi ci attribuisce un valore economico, contro chi ci tratta come merce, contro chi affossa le idee buone nella nebbia della cattiva informazione. Contro i media mercenari, contro la pubblicità di cose inutili, contro chi si nutre di carcasse come le iene, contro chi produce cose inutili per il solo bene personale, contro i delatori e insieme dittatori di se stessi che fanno proseliti. Ruscirò a fare tutto questo? Non credo ma ci proverò statene certi.