PENSIERI RAPIDI: Berlusconi è morto
PENSIERI RAPIDI: Berlusconi è morto
E' triste pensare che Berlusconi Silvio non è più con noi. L'aspetto umano prevale sull'avversione per l'imprenditore che dalla fine degli anni Settanta ad oggi è stato l'incontenibile e prodigioso propulsore della sfrenata corsa degli italiani verso il consumismo e l'arricchimento sena scrupoli. Gli eredi del berlusconismo sono tutti gli italiani "moderni" che hanno sognato di diventare ricchi come lui. Ma vediamo chi è il "moderno" sulla scia di Berlusconi? Il Moderno ce lo descrive la pubblicità. E' un uomo o una donna di bell'aspetto, sorridente, curato, ben vestito e quasi sempre in posa. Insomma, la classica persona che cura molto l'aspetto fisico, ma non ha mai curato l'anima. Fuori è bello, sorridente, sicuro di sé, allegro, ben vestito, ma dentro è marcio, malato, infame, calcolatore, psicopatico. Il moderno è lo specchio della società che ti vuole perfetto fuori anche se dentro vai a pezzi, esso è il degno rappresentante di una società malata, dove la guerra, l'aggressione, la menzogna sono la normalità. Uccidere esseri viventi è la normalità, emarginare il diverso è la normalità, e "normale" è tutto ciò che confluisce nell'apparenza e nel denaro. Tutto questo avviene in una società senza spirito, perché è una società che fabbrica mostri. Gente senza valori morali, attaccati ai soldi, convinti che il mondo gli debba sia la felicità ma, all'occorrenza, anche il potere di danneggiare gli altri. Bauman la chiama “la società liquida”. Dove le relazioni sono fluide, veloci, prive di ogni sensibilità umana. Una società (ricorderete le divise uguali dei dipendenti Mediaset), che mira creare il professionista perfetto. Il Moderno è il barman perfetto, lo chef perfetto, il servitore perfetto, la guardia del corpo perfetta, è lo schiavo economico che ubbidisce sorridente, è il banchiere perfetto, l'imprenditore perfetto. Il Moderno è il manager che porta risultati finanziari, non importa quante persone ha aggredito e umiliato per ottenerli. Il moderno si sente integrato solo in una società severa, che impone molte leggi, molte tassazioni, ma rispettare le leggi giuridiche non è sufficiente ad essere umani degni di umanità. Perché le leggi da rispettare con la forza non sviluppano la coscienza. Le leggi hanno bisogno di profondi percorsi educativi. Il Moderno vuole una società che evita la solidarietà, la debolezza, l'altruismo, e tutti gli aspetti umani della nostra esistenza, non ammette l'errore o che qualcuno resti indietro. Il Moderno teme il cambiamento ed è contro ogni modello educativo diverso. Il Moderno teme che possa svilupparsi nei giovani (sia uomini che donne), la convinzione che l'onestà sia importante e che non siamo nati solo per noi stessi. Che il berlusconismo sia almeno una lezione, ma ci vorranno decenni di buona scuola per cambiare qualcosa. Questi moderni sono la classe dirigente italiana, perché sono almeno 45 anni che il berlusconismo confonde amici e avversari in politica e soprattutto i nostri giovani con il fascino della furbizia e delle amenità del maschilismo italiano. Sopra: La giostrina simbolo delle feste berlusconiane
E' triste pensare che Berlusconi Silvio non è più con noi. L'aspetto umano prevale sull'avversione per l'imprenditore che dalla fine degli anni Settanta ad oggi è stato l'incontenibile e prodigioso propulsore della sfrenata corsa degli italiani verso il consumismo e l'arricchimento sena scrupoli. Gli eredi del berlusconismo sono tutti gli italiani "moderni" che hanno sognato di diventare ricchi come lui. Ma vediamo chi è il "moderno" sulla scia di Berlusconi? Il Moderno ce lo descrive la pubblicità. E' un uomo o una donna di bell'aspetto, sorridente, curato, ben vestito e quasi sempre in posa. Insomma, la classica persona che cura molto l'aspetto fisico, ma non ha mai curato l'anima. Fuori è bello, sorridente, sicuro di sé, allegro, ben vestito, ma dentro è marcio, malato, infame, calcolatore, psicopatico. Il moderno è lo specchio della società che ti vuole perfetto fuori anche se dentro vai a pezzi, esso è il degno rappresentante di una società malata, dove la guerra, l'aggressione, la menzogna sono la normalità. Uccidere esseri viventi è la normalità, emarginare il diverso è la normalità, e "normale" è tutto ciò che confluisce nell'apparenza e nel denaro. Tutto questo avviene in una società senza spirito, perché è una società che fabbrica mostri. Gente senza valori morali, attaccati ai soldi, convinti che il mondo gli debba sia la felicità ma, all'occorrenza, anche il potere di danneggiare gli altri. Bauman la chiama “la società liquida”. Dove le relazioni sono fluide, veloci, prive di ogni sensibilità umana. Una società (ricorderete le divise uguali dei dipendenti Mediaset), che mira creare il professionista perfetto. Il Moderno è il barman perfetto, lo chef perfetto, il servitore perfetto, la guardia del corpo perfetta, è lo schiavo economico che ubbidisce sorridente, è il banchiere perfetto, l'imprenditore perfetto. Il Moderno è il manager che porta risultati finanziari, non importa quante persone ha aggredito e umiliato per ottenerli. Il moderno si sente integrato solo in una società severa, che impone molte leggi, molte tassazioni, ma rispettare le leggi giuridiche non è sufficiente ad essere umani degni di umanità. Perché le leggi da rispettare con la forza non sviluppano la coscienza. Le leggi hanno bisogno di profondi percorsi educativi. Il Moderno vuole una società che evita la solidarietà, la debolezza, l'altruismo, e tutti gli aspetti umani della nostra esistenza, non ammette l'errore o che qualcuno resti indietro. Il Moderno teme il cambiamento ed è contro ogni modello educativo diverso. Il Moderno teme che possa svilupparsi nei giovani (sia uomini che donne), la convinzione che l'onestà sia importante e che non siamo nati solo per noi stessi. Che il berlusconismo sia almeno una lezione, ma ci vorranno decenni di buona scuola per cambiare qualcosa. Questi moderni sono la classe dirigente italiana, perché sono almeno 45 anni che il berlusconismo confonde amici e avversari in politica e soprattutto i nostri giovani con il fascino della furbizia e delle amenità del maschilismo italiano. Sopra: La giostrina simbolo delle feste berlusconiane