PENSIERI RAPIDI: IL CLIMA CHE CI SCUOTE
Pensieri rapidi: il clima che ci scuote
Se sei un mediterraneo come me o un portoghese sogni Madeira, ma se conosci Madeira ecco che sogni Porto Santo. Il ricordo è fantastico, ma non riesce ad esprimere l'intera bellezza di quella spiaggia di sabbia dorata. Ho dipinto ed esposto in casa Puntha da Calheta e ogni volta che guardo resto un attimo a ricordare tanta bellezza. Quando l'ho rivista, quella riva dove il mare esulta e la beatitudine ti allarga le braccia, mi ha ancora incantato con una naturalezza infinita. Solo una grande donna amorevole può fare altrettanto nell'accoglierti. Temevo, ed in parte è avvenuto, che l'osceno della speculazione avesse intimorito così tanta natura, ma non ci sono ancora riusciti. Pace, sogno, bellezza e riluttanza di quelle cose che ci organizzano i giorni nell'era della modernità aggressiva. L'arcipelago di Madeira ha visto attraccare e ripartire navi di esploratori, commercianti, trafficanti di schiavi, emigranti, avventurieri, navi da crociera. Ma oggi è difficile immaginare il gran via vai di navi che fino al secolo scorso animavano i giorni di Funchal, e dei goderecci abitanti dell’isola. Oggi Madeira sembra rincorsa solo dall'effimero, dal commercio e dai turisti. Porto Santo, invece, casa museo Cristoforo a parte, è un'isola acclamata all’unanimità come la meta perfetta per la vita da spiaggia con le sue terre aride, i suoi lunghi tappeti di fine sabbia dorata e le acque dell’oceano. Sento dire da vacanzieri: <<a noi stamattina Porto Santo si è presentata tutt’altro di quello che si dice. Quando siamo sbarcati il cielo era grigio, umidità e vento sono da mare d’inverno più o meno come il clima che abbiamo al sud italiano>>. I sabini in questi casi direbbero <<presto parla chi non sa>>. Infatti questi signori confondono ore con settimane e mesi, il vento per fortuna è assente attimi, e l'umidità non esiste se non per pochissime ore di poche nottate. Dopo oltre venti anni Porto Santo è ancora un paradiso da dividere con chi ami, è un'isola con un'intimità senza confini se non quelli dell'acqua oceanica che sembra proteggerti dalle immondizie del mondo. Il vento? Sarebbe triste mancasse, ti accarezza l'anima. La temperatura varia 3-6 gradi tra giorno e notte e 5-10 gradi tra estate e inverno. Un eden per noi europei abituati a 20 gradi di differenza tra il mezzogiorno e la mezzanotte, che ci spezzano e annientano nel fisico. Vorrei restare fedele al pensiero annoso, che avrei seguito l'esempio di Colombo e condiviso questo paradiso con chi mi dona vita e appartenenza. Lui che aveva sul serio studiato geografia, stremato dal navigare, scelse la Ponta Da Calheta per curarsi il corpo e l'anima. Sopra: Puntha da Calheta
Se sei un mediterraneo come me o un portoghese sogni Madeira, ma se conosci Madeira ecco che sogni Porto Santo. Il ricordo è fantastico, ma non riesce ad esprimere l'intera bellezza di quella spiaggia di sabbia dorata. Ho dipinto ed esposto in casa Puntha da Calheta e ogni volta che guardo resto un attimo a ricordare tanta bellezza. Quando l'ho rivista, quella riva dove il mare esulta e la beatitudine ti allarga le braccia, mi ha ancora incantato con una naturalezza infinita. Solo una grande donna amorevole può fare altrettanto nell'accoglierti. Temevo, ed in parte è avvenuto, che l'osceno della speculazione avesse intimorito così tanta natura, ma non ci sono ancora riusciti. Pace, sogno, bellezza e riluttanza di quelle cose che ci organizzano i giorni nell'era della modernità aggressiva. L'arcipelago di Madeira ha visto attraccare e ripartire navi di esploratori, commercianti, trafficanti di schiavi, emigranti, avventurieri, navi da crociera. Ma oggi è difficile immaginare il gran via vai di navi che fino al secolo scorso animavano i giorni di Funchal, e dei goderecci abitanti dell’isola. Oggi Madeira sembra rincorsa solo dall'effimero, dal commercio e dai turisti. Porto Santo, invece, casa museo Cristoforo a parte, è un'isola acclamata all’unanimità come la meta perfetta per la vita da spiaggia con le sue terre aride, i suoi lunghi tappeti di fine sabbia dorata e le acque dell’oceano. Sento dire da vacanzieri: <<a noi stamattina Porto Santo si è presentata tutt’altro di quello che si dice. Quando siamo sbarcati il cielo era grigio, umidità e vento sono da mare d’inverno più o meno come il clima che abbiamo al sud italiano>>. I sabini in questi casi direbbero <<presto parla chi non sa>>. Infatti questi signori confondono ore con settimane e mesi, il vento per fortuna è assente attimi, e l'umidità non esiste se non per pochissime ore di poche nottate. Dopo oltre venti anni Porto Santo è ancora un paradiso da dividere con chi ami, è un'isola con un'intimità senza confini se non quelli dell'acqua oceanica che sembra proteggerti dalle immondizie del mondo. Il vento? Sarebbe triste mancasse, ti accarezza l'anima. La temperatura varia 3-6 gradi tra giorno e notte e 5-10 gradi tra estate e inverno. Un eden per noi europei abituati a 20 gradi di differenza tra il mezzogiorno e la mezzanotte, che ci spezzano e annientano nel fisico. Vorrei restare fedele al pensiero annoso, che avrei seguito l'esempio di Colombo e condiviso questo paradiso con chi mi dona vita e appartenenza. Lui che aveva sul serio studiato geografia, stremato dal navigare, scelse la Ponta Da Calheta per curarsi il corpo e l'anima. Sopra: Puntha da Calheta