PENSIERI RAPIDI: Il matrimonio

PENSIERI RAPIDI: Il matrimonio

PENSIERI RAPIDI: Il matrimonio
Cos'è il matrimonio? Proviamo a vedere cosa abbiamo inteso e cosa oggi si intende. Carmelo Bene uomo di teatro dice: <<Lo Stato esige che tu vada da un pubblico ufficiale a dire che vai a letto con una signora, con "quella" signora>>. Devi sottoscriverlo. La Signora acconsente entusiasta. Segue il casino della festa in cui questo patto viene reso pubblico. <<Noi condividiamo lo stesso letto>>. Messaggio sublime che non interessa a nessuno, tranne ai due protagonisti, ma che tutti devono sapere, ma poi? Finita l'epoca delle costrizioni sulle donne, cosa resta del matrimonio? Chi guadagna da questo evento matrimoniale? Lo Stato, perché trova comodo una politica fiscale sulla famiglia e la chiesa che ha modo di educare i figli, gentilmente offerti dai matrimoni tradizionali, a diventare bravi donatori del famoso 8 per 1000 sulle dichiarazioni dei redditi. Quindi interessi generali innanzitutto, e nessuna attenzione alla libertà di scelta delle persone e al desiderio di starsi vicini. In questa Italia è assente la possibilità legale di mettere insieme la libertà di scelta, di stare nella stessa casa, di prendersi cura reciprocamente, di assumersi responsabilità basata sulla fiducia nata tra persone. Non inganni la formula del rito civile, essa è modellata su quella tradizionale (religiosa e patriarcale), comprende l’obbligo di fedeltà (intesa come tradimento sessuale e niente altro) e addirittura il dover vivere sotto lo stesso tetto coniugale. Nessun cenno alle esigenze di coppia. Così come ci sono tanti medici che pietosamente (ma illegalmente) si assumono la responsabilità di lasciare morire con dignità e senza dolore chi è giunto al fine vita, così, in maniera meno drammatica, molte persone decidono di sposarsi per avere garantiti quei diritti di cui si diceva sopra. Diritti che nessuna legge tutela. C‘è chi sposa un partner con cui non ha mai convissuto, chi la persona più amica e fidata. E naturalmente c’è pure chi desidera quel matrimonio del tutto uguale a quello tra uomo e donna, che l’Italia continua a negare alle coppie omosessuali. Questo argomento è stato stimolato dalla scelta che Michela Murgia (scrittrice, giornalista e femminista italiana), che ha sposato un uomo per regolare questioni urgenti, legate alla sua malattia, ma contemporaneamente ha organizzato una cerimonia molto intima che ha condiviso con le persone più care. Un evento che va persino oltre alla sua militanza femminista. Una militanza condivisa con queste persone amate, dando il via a una nuova forma di famiglia allargata. In questo accaduto dei giorni scorsi ci vedo, appunto, un nuovo modo per starsi vicini, allontanando solitudini e abbandoni così presenti nella nostra società e così ignorati da chi non vede alternative al modello di famiglia tradizionale. E' accaduto sotto la spinta brutale di una malattia che non lascia scampo, ma sarebbe un evento socialmente rilevante se questo possa accadere senza che dolore e morte fiatino sul collo.