PENSIERI RAPIDI: IN ITALIA FINALMENTE LA CENSURA NON C'E'  PIU'

PENSIERI RAPIDI: IN ITALIA FINALMENTE LA CENSURA NON C'E' PIU'

La censura non c'è più? Oggi non vieta più film e libri, uccide la nostra memoria.
In Italia la censura cinematografica è vecchia quasi quanto il cinema. La censura dei libri è vecchia come i libri. Nella sua prima forma arrivò già negli anni Dieci del Novecento, con un Regio Decreto che imponeva tutta una serie di divieti e che prevedeva, per far sì che un film potesse essere proiettato, la presenza di un apposito nulla osta. Poi ci fu quella fascista che di fatto durerà fino a oggi. Durerà fino ad oggi perché essa restò nella mani di pochi potenti della destra italiana che diceva, in pieno accordo con il clero, cosa potevamo vedere o cosa leggere. Le censure, secondo pregiudizi e morale cristiana, intendevano in sostanza difendere l'oltraggio e la prevaricazione di tutte le identità di genere compresa quella femminile, a sostegno di un maschilismo patriarcale. Un maschlismo che, dagli anni del dopoguerra a oggi deventerà sempre più becero e arrogante, nonostante le forti spinte progressiste degli anni Settanta/Ottanta. Veniva vietato tutto ciò che parlava di contraccezione, di sesso permissivo, (consentito solo ai privilegiati ambienti clericali e politici romani), di identità di genere, era una spinta autoritaria così forte tanto da far passare, alla stragrande maggioranza degli italiani, la  "normalità" consapevole che l'omosessualità fosse una malattia e  che, in quanto vizio, poteva essere curato anzi, andava curato. Dopo decenni di ritardo oggi, l'abolizione della censura è diventata legge dello Stato Italiano. Paradossalmente lo è diventata proprio nel mentre la censura è stata delegata, passata dalle politiche di Stato ai privati, ai protagonisti dell'era dei social web (caso Trump insegna), e cosa è accaduto ieri? Per festeggiare l'abolizione della censura ho postato su due social (Tumblr e Facebook) due immagini del film Tre donne immorali del geniale regista polacco Walerian Borowczyk e zac è scattata la censura. Una censura ancora più potente e grave delle precedenti. Essa dipende da un algoritmo che può essere concordato, venduto adattato alle politiche più o meno democratiche dei diversi paesi. Perché più potente e vessatoria? Perché non censura un film o un libro, ma il ricordo di esso. Oggi la censura in appalto ai privati che per varie ragioni dispongono del nostro tempo e della nostra devozione, decreta i limiti della nostra memoria!!! Non solo la storia del dopoguerra racconta una sacrosanta verità, noi italiani abbiamo avuto contro un gruppo di potere  arrogante, pericoloso, inamovibile catto/fascista, che ha impedito libertà civili e democratiche preziose a generazioni di progressisti, umanisti, e comunisti, che lottavano contro le dittature sia di destra che di sinistra. Oggi con l'aiuto del web, così onnipotente, le stesse forze antidemocratiche globalizzate hanno in corso d'opera l'annientamento e la cancellazione dei ricordi di imponenti gruppi sociali. Cancellazione di coloro che hanno avuto ed hanno la colpa di essere poco omologati e poco proni ai potenti del momento, censurando la nostra memoria ci stanno difatto cancellando dalla storia. Sopra: un'immagine del film La bestia di Walerian Borowczyk