PENSIERI RAPIDI: La bellezza è vita.

PENSIERI RAPIDI: La bellezza è vita.

PENSIERI RAPIDI: La bellezza è vita.
Anche ai tempi degli imitatori imitati, dei mi piace, dei cuoricini, e del condividi, la bellezza e l'erotismo sono ancora molto potenti. Lo sono talmente tanto da resistere alla fine di
ogni individualità, perché oggi la distinzione tra soggetto e oggetto non esiste più, tutto è comunicazione, quindi siamo soggetto e oggetto nello stesso momento. La bellezza è un elemento mutevole, persistente nel tempo, ma leggera e "rizomatica". Per necessità di chiarezza ricordo il concetto deleuziano di "rizoma". Esso risponde perfettamente alla domanda "cosa siamo oggi". Il rizoma non è un punto, non è un oggetto definito, non è localizzabile, ma è qualcosa che costantemente si trasforma, avendo nella sua dialettica mutatoria la sua ragione di esistere. La bellezza è rizomatica perchéncambia costantemente in ognuno di noi, deve essere individuata, protetta, tenuta vicina, non è più un soggetto tra tanti soggetti, ma è il risultato delle dinamiche esistenziali vissute. La pubblicità ci fa vedere alcuni modelli di bellezza e ci esorta ad imitarli, per i media esistiamo solo se rappresentiamo questo o quel modello. Con Eros, modernissimo dio greco dell'amore, la bellezza torna soggetto, diventa rivoluzionaria, rifiuta i modelli, si spalma su due soggetti che hanno pulsioni intime, a volte primordiali, altre volte non socializzate, dove la fantasia amorosa è l'insieme di azioni che convergono in un'unica bellezza. A questa età possiamo contare su un'altra estetica dettata dalla fragilità aumentata, ed è possibile dire che la delicatezza di una persona è sempre stata affascinante. Essa, come la fragilità va protetta, compresa, va saputa toccare, perché questa bellezza è preziosa, appartiene alle persone sensibili, leggere, che hanno uno strano modo di sognare, di vivere attimo per attimo senza far rumore. Quest'intima bellezza è alimentata dal garbo, dalla gentilezza, dalla disponibilità, dalla naturalezza di ogni istante. La gentilezza, che spesso viene confusa con l'ingenuità, è una vera dose di poesia, è l'amabilità che ci fa vivere serenamente ogni giorno. Se corriamo dietro i modelli propagandati, ecco che torniamo a trascurare le caratteristiche di chi amiamo. Ridiventiamo solo azioni azioni: eccoci casalinghi, lavoratori, gitanti, piloti, atleti di ogni genere, amanti di gatti e cani, rieccoci figli, fidanzati, mariti, mogli ecc. Rieccoci nei modelli sociali del tempo, rieccoci appunto, come non soggetti, ma come azioni legate ad altre azioni in concatenamenti meccanici. Diventiamo noiosi, senza fantasia, ripetitivi e ignobilmente dissacratori di ogni sensibilità e delicatezza tra individui. Perdiamo quella bellezza che è l'elemento indispensabile per vivere bene. La bellezza non ha regole, non vuole ragioni, non siamo nati per essere ragionevoli. Essere ragionevoli vuol dire adattare i nostri pensieri a quelli degli altri, vuol dire essere i contenitori vuoti pronti a riempirsi di ogni propaganda. E' disumano modificare e distrocere la propria intelligenza per assecondare i desideri e gli interessi degli altri. La mia ragionevolezza pretende la felicità, tende a ogni forma di bellezza possibile. La bellezza è felicità e la felicità non ha ragionevolezza, essa si mostra sempre come l'arrivo di un miracolo. Una buona vita è una serie di eventi in mano alla "dea Fortuna", è essa stessa un miracolo.