PENSIERI RAPIDI: LA COERENZA

PENSIERI RAPIDI: LA COERENZA

Pensieri rapidi: la coerenza
Karl ha avuto buone qualità e nonostante questo ha vissuto per conto suo. Scrive poco e sempre per se stesso o coinvolgendo pochi amici (amiche per essere sinceri) e quello che negli ultimi vent'anni ha fatto è quasi sempre un mistero. Tutti fanno o sembrano fare qualcosa, o molte cose, molte presenze, molte collaborazioni. Si esprimono in ogni occasione, si fanno vedere, divulgano, ricevono premi ecc., Karl non appare, non compare, non lascia tracce. Oggi non si ha nemmeno il sentore della fatidica domanda di conoscenti: cosa fa Karl? Nessuno se lo chiede più. Da parecchio tempo è del tutto fuori gioco. Si sapeva che era a Tesserete, poi a Como, poi a Zurigo, poi a Venezia, poi in Toscana, poi a Conegliano, e ancora in Toscana. Le sue lettrici erano in Sassonia, a Roma, a Torino, a Pesaro, a Berlino, a Zurigo, a Sciaffusa, a Lucerna, a Brandeburgo. Aveva scritto su Pasolini spiazzando tutti. Non le solite osservazioni su cinema, libri, "accattoni" vari, ma diceva: <<Il miglior Pasolini è il commentatore e il recensore. Il suo demone raro erano invece le lezioni di urbanistica>>. Karl si tirò addosso ire potenti dei "consacratori" pasoliniani, ma che non avevano idea dove fosse il bersaglio, non potevano colpirlo. Aveva scritto di erotismo e sottomissione scatenando le rappresaglie di moralisti e femministe. A una riunione del comitato "Una per tutte" a Milano, salì sul palco citando Anais Nin una grande femminista, dicendo: <<L'erotismo è una delle basi della conoscenza di se stessi/e, tanto indispensabile quanto la poesia>>.  Ma Karl non c'era, nessuno sapeva dov'era, solo l'agenzia delle entrate lo martellava. Nella famiglia di Karl non ci sono ruffiani né altri soggetti commerciabili. Lui rivendica il carattere distintivo di non far parte della categoria dei ruffiani. E' un moralista, diceva qualcuno. E' un perverso, diceva qualcun altro. Ma essere moralisti è essere ruffiani e lui non lo è mai stato. Essere perversi è essere se stessi ed è l'antitesi del ruffiano. I ruffiani sono la peggior specie degli uomini, la fieccia del genere umano, perché fingono di essere quello che non sono non per speculare ma per farti del male. Il perverso non ci fa credere di essere "come tu lo vorresti" e alla prima occasione eccolo esattamente il contrario. Una vita come lotta per essere se stesso, dalla quale sciamo sempre sconfitti. Oggi si potrebbe dire: <<Karl ha ottime qualità nonostante viva per conto suo>>, ma forse sarebbe più onesto dire che: <<ha avuto ottime qualità e per questo ha vissuto per conto suo>>, nascosto e ben protetto dal desiderio di essere se stesso. Sopra: Karl durante il servizio militare.

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