PENSIERI RAPIDI: L'AVANZATA DELLE DONNE

PENSIERI RAPIDI: L'AVANZATA DELLE DONNE

L'avanzata delle donne
Gli oppressi che diventano oppressori nel sistema patriarcale/maschilista, sono gli attori sfrenati nell'eludere la causa femminile. Perché se la "causa donna" si ponesse, essa sarebbe già vinta per la capacità femminile di trovare nel periodo più pieno della sua vita, nello scambio naturale con la gioventù, il senso della gioia di vivere, del piacere, del divertimento, che i tabù dell'organizzazione maschilista le permettono di rivolgere solo nei figli. Negli ultimi anni nel mondo femminile, si notano alcuni comportamenti che sono il superamento di questi "limiti artificiosi" che il maschilismo ha posto all'altra metà del cielo. Le donne svizzere, tedesche, svedesi, olandesi, francesi e qualche italiana, avendo figli oramai adulti, lasciano l'Europa per il Centro-Sud America e trascorrono anni con a fianco giovani cubani, onduregni, messicani, ecc., ballando, giocando, nuotando e mangiando cibo più sano. Tutto nel rigore di un salutismo anelato da anni, condito con sapori forti o al rum o con qualche tipo di fumo leggero. Ecco questi sono i casi di maggior realizzazione del femminile che si sviluppa da due forti spinte: il ritrovarsi, avendo la gioventù come partner di una seconda vita, e la fuga dalle esasperazioni della cultura consumistica imperante in Europa. Perché questo è così importante per il mondo femminile? Perché è la definitiva consacrazione che essere femmina è essere avanti!! Non più capelli al vento e timone in mano del natante sul lago di Zurigo, imitando gli uomini, ma corse sfrenate mano nella mano verso le onde delle Antille. Loro, le donne realizzate e madri autonome, scavalcano i tabù e vanno oltre, mentre i maschi da  cinquant'anni restano in faticosa attesa di qualche identità bordelline a bordo dei loro Suv, delle grosse moto, o di natanti ondeggianti tra noia, lavoro, palestra e massaggi. Per essere più chiari possibile ricorriamo alla grandissima femminista toscana Carla Lonzi che nel suo, SPUTIAMO SU HEGEL (del 1974 credo) ci dice in modo molto illuminato:
<<La famiglia è l’istituzione in cui si sono espressi i tabù di cui l’uomo adulto ha sempre circondato i rapporti liberi tra la donna adulta e il giovane. La psicanalisi ha riproposto questa situazione nei termini di tragedia che le aveva decretato l’antichità. La tragedia è una proiezione maschile perché nel momento in cui l’uomo è spinto dai suoi cicli di vita verso nuovi oggetti sessuali, non sopporta che la donna manifesti una sua conformazione dei desideri e che qualche ripercussione si verifichi nell’ambito dei suoi possessi.
Il mito dell’amore materno si scioglie nell’attimo in cui la donna, nell’epoca più piena della sua vita, troverà autenticamente nello scambio naturale con la gioventù il senso di gioia, piacere, divertimento che i tabù dell’organizzazione patriarcale le permettono di trasferire solo nei figli. Dietro il complesso di Edipo, non c’è il tabù dell’incesto, ma lo sfruttamento di questo tabù da parte del padre a sua salvaguardia. Ci colpisce un’immagine significante del passato: da una parte una scala di cui l’uomo sale orgogliosamente i gradini, dall’altra una scala viene percorsa all’inverso dalla donna che la scende faticosamente. Quel po’ di orgoglio che le è concesso in una fase della sua vita non le basta per sorreggerla fino alla sua conclusione. Se la causa della donna si pone, è una causa vinta. Dalla cultura all’ideologia ai codici alle istituzioni ai riti al costume c’è una circolarità di superstizioni maschili sulla donna: ogni situazione privata è inquinata da questo retroterra da cui l’uomo continua a trarre presunzione e arroganza. Il giovane è oppresso dal sistema patriarcale, ma pone nel tempo la sua candidatura a oppressore; lo scoppio di intolleranza dei giovani ha questo carattere di interna ambiguità.>>
Da queste righe di grande lucidità, possiamo evincere come le donne erano bloccate da un meccanismo perverso, ma nonostante questo negli ultimi 40 anni si sono costantemente evolute fino ad essere creative, vitali, autonome, rivolte alla bellezza, all'arte e proiettate in avanti. I maschi invcece, restano sempre più conservatori, arroccati dietro le "rendite da posizione" della famiglia patriarcale. Queste avanguardie femminili fanno scuola, perché entrano in dinamiche potenti tra benessere e attenzione ecologica, sono sempre più evolute, sempre più longeve e fanno a meno degli uomini occidentali che sono sempre più deboli, caduchi, e avviliti nei loro limiti, rattristati da un'omologazione irreversibile, colpiti da un indebolimento generale che oggi non lascia intravvedere sbocchi. Sopra: isola di Holbox, una delle mete preferite dalle donne europee.