PENSIERI RAPIDI: L'ITALIA, L'EUROPA E LA PROPAGANDA
PENSIERI RAPIDI: L'ITALIA, L'EUROPA E LA PROPAGANDA
Nella vittoria della destra italiana non vedo una ragione ma tante ragioni. L’idea che domina le altre idee è che ha vinto la propaganda. Mi guardo intorno e osservo che la propaganda sta uccidendo tutte le società occidentali. Siamo globalizzati, siamo consapevoli, abbiamo molti contatti, siamo connessi. Ma è davvero così? Oppure viviamo in una società mediatica in cui essere fessi è un’insidia implacabile e la percezione dei contenuti è filtrata in base alle esigenze, quindi alle bugie del potere statale o del potere delle imprese? Altra domanda: il potere finanziario globalizzato, lasciato libero di operare e crescere a piacimento è ancora controllabile dal potere politico? La propaganda è spinta dagli Stati Uniti e dal sistema finanziario globale e travolge gli europei. Volevano aprire un nuovo mercato a Est dell’Europa ed eccolo qui. Estensione della Ue fino ai confini russi, poi guerra in Ucraina. La propaganda è così strutturata e costante in tutti i media nuovi e vecchi, che ci ha programmati ad assorbire un mucchio di bugie. Nessuno riconosce la propaganda, la accettiamo come normale e ci crediamo. L’Italia è andata al voto mentre infuriano alcune forze che spaventano tutti: la guerra, la crisi energetica, l’inflazione, la crisi umanitaria, la perenne crisi politica internazionale. Abbiamo votato spaventati da problemi derivati da 40 anni di neoliberismo e di pessima distribuzione della ricchezza. La liberalizzazione dei mercati voluta dall’intera classe politica da destra a sinistra ha prodotto monopoli che controllano l’intero pianeta e di conseguenza i suoi abitanti che ha permesso la formazione di una casta di super ricchi. L’esempio più evidente è quello del mercato elettrico ed alimentare. La liberalizzazione del mercato elettrico europeo ha messo nelle mani dei mercati finanziari la contrattazione dei prezzi, che quindi cambiano a dipendenza delle aspettative dei broker, più che dalla reale situazione del mercato. Lo stesso vale per il mercato alimentare mondiale, pilotato da una manciata di grandi multinazionali, che controllano l’intero ciclo di produzione, dalle sementi e i fertilizzanti alla distribuzione, senza naturalmente preoccuparsi delle conseguenze per milioni di persone, che stanno letteralmente morendo di fame. Ecco che allora la presunta difesa della democrazia e dell’espansione della libertà economica, sono stati prevalentemente un pretesto per la diffusione della speculazione finanziaria. L’estensione ad est dell’Ue e della Nato ha avuto come unico risultato di accrescere il raggio d’azione della finanza. Il risultato è che oggi ci troviamo difronte a quella che potremmo definire la tempesta perfetta: crisi politica dovuta alla guerra e all’impressionante avanzata dei partiti di estrema destra, crisi economica, crisi sanitaria, energetica, migratoria, e dobbiamo aggiungere i primi effetti tangibili dei mutamenti climatici. Ecco qui, gli italiani poveri e meno poveri, hanno votato contro chi ha governato negli ultimi 10 anni, perché responsabile dell’avvicinarsi del baratro. Hanno votato la destra e sarà questa forza politica che gestirà una catastrofe alle porte. Piaccia o meno questa è la nuova Italia, nella vecchia Europa delle carte costituzionali più avanzate della storia dell’uomo.
Nella vittoria della destra italiana non vedo una ragione ma tante ragioni. L’idea che domina le altre idee è che ha vinto la propaganda. Mi guardo intorno e osservo che la propaganda sta uccidendo tutte le società occidentali. Siamo globalizzati, siamo consapevoli, abbiamo molti contatti, siamo connessi. Ma è davvero così? Oppure viviamo in una società mediatica in cui essere fessi è un’insidia implacabile e la percezione dei contenuti è filtrata in base alle esigenze, quindi alle bugie del potere statale o del potere delle imprese? Altra domanda: il potere finanziario globalizzato, lasciato libero di operare e crescere a piacimento è ancora controllabile dal potere politico? La propaganda è spinta dagli Stati Uniti e dal sistema finanziario globale e travolge gli europei. Volevano aprire un nuovo mercato a Est dell’Europa ed eccolo qui. Estensione della Ue fino ai confini russi, poi guerra in Ucraina. La propaganda è così strutturata e costante in tutti i media nuovi e vecchi, che ci ha programmati ad assorbire un mucchio di bugie. Nessuno riconosce la propaganda, la accettiamo come normale e ci crediamo. L’Italia è andata al voto mentre infuriano alcune forze che spaventano tutti: la guerra, la crisi energetica, l’inflazione, la crisi umanitaria, la perenne crisi politica internazionale. Abbiamo votato spaventati da problemi derivati da 40 anni di neoliberismo e di pessima distribuzione della ricchezza. La liberalizzazione dei mercati voluta dall’intera classe politica da destra a sinistra ha prodotto monopoli che controllano l’intero pianeta e di conseguenza i suoi abitanti che ha permesso la formazione di una casta di super ricchi. L’esempio più evidente è quello del mercato elettrico ed alimentare. La liberalizzazione del mercato elettrico europeo ha messo nelle mani dei mercati finanziari la contrattazione dei prezzi, che quindi cambiano a dipendenza delle aspettative dei broker, più che dalla reale situazione del mercato. Lo stesso vale per il mercato alimentare mondiale, pilotato da una manciata di grandi multinazionali, che controllano l’intero ciclo di produzione, dalle sementi e i fertilizzanti alla distribuzione, senza naturalmente preoccuparsi delle conseguenze per milioni di persone, che stanno letteralmente morendo di fame. Ecco che allora la presunta difesa della democrazia e dell’espansione della libertà economica, sono stati prevalentemente un pretesto per la diffusione della speculazione finanziaria. L’estensione ad est dell’Ue e della Nato ha avuto come unico risultato di accrescere il raggio d’azione della finanza. Il risultato è che oggi ci troviamo difronte a quella che potremmo definire la tempesta perfetta: crisi politica dovuta alla guerra e all’impressionante avanzata dei partiti di estrema destra, crisi economica, crisi sanitaria, energetica, migratoria, e dobbiamo aggiungere i primi effetti tangibili dei mutamenti climatici. Ecco qui, gli italiani poveri e meno poveri, hanno votato contro chi ha governato negli ultimi 10 anni, perché responsabile dell’avvicinarsi del baratro. Hanno votato la destra e sarà questa forza politica che gestirà una catastrofe alle porte. Piaccia o meno questa è la nuova Italia, nella vecchia Europa delle carte costituzionali più avanzate della storia dell’uomo.