PENSIERI RAPIDI: NON POSSIAMO FARE A MENO DELLA BELLEZZA

PENSIERI RAPIDI: NON POSSIAMO FARE A MENO DELLA BELLEZZA

PENSIERI RAPIDI: non possiamo fare a meno della bellezza

E' Dostoevskij che ci dice: "Io sono solo, voi siete tutti", descrivendo l’uomo della strada che amava la strada e che della strada non aveva paura. Come non pensare che c'è una strana dialettica tra libri e tempi oscuri, tra scienza e libri di scienza, tra notizia del giorno e saper vivere, tra sadismo e godimento, tra nomadismo amoroso e fedeltà. Contro la bellezza, l'intensità e il furore vitale a cui i libri danno accesso, ecco l'ottusa resistenza del quotidiano, pieno di chiacchiere vuote, di nebbia populista, di sciatteria fisica, di pornografia e bruttezza delle parole. Vivo come una battaglia personale l'avversione per le notizie del giorno e la sensazione alla mia età di aver finalmente "appreso la vita". Vivo un forte contrasto, una piccola forma di resistenza, di ginnastica mentale per difendere l'estetica. In realtà non voglio più sapere quello che accade nel mondo, non voglio più brutte notizie, non voglio sentire di dolore, di distruzioni e tragedie. Voglio difendere la mia sensazione di bellezza contro tutto e tutti. Per non avere paura della strada, per empatia della strada,  per un amore viscerale della natura e per non sentirmi sempre solo contro tutti. Sopra: la meraviglia dell'ingegno di Antonio Canova