QUALCOSA SUGLI INFLUENCER

QUALCOSA SUGLI INFLUENCER

Qualcosa sugli influencer
Ai tempi del coronavirus anche gli influecer professionisti si adeguano, dismettono gli argomenti ameni consueti per mostrare i loro "soggiorni obbligati" e non sono solo loro a farlo, un po' tutti gli imitati dei tempi appena trascorsi. Cosa è importante per loro in questi giorni? Gli sembra logico far sapere agli altri, alle persone, agli abitué dei social che stanno vivendo una vita migliore di loro. Questo istinto a comunicare: "io sono migliore di te" sembra particolarmente forte nei periodi di stress e ansia, quando nessuno sa se sta facendo la cosa giusta, quando nessuno sa se sta vivendo la medesima paura degli altri, o se invece è più spaventato degli altri, ma potete scommetterci essi hanno un potente strumento di comunicazione, che ha il merito di fare star peggio chi legge producendo un più alto benessere a chi scrive. Un po' come è sempre accaduto nella vita normale dove io "persona" particolarmente altruista e sensibile al mattino mi becco due telefonate di amiche depresse che mi raccontano tutti i loro guai, sono costretto a sostenerle con grande dispiego di energie e il risultato è che dopo la telefonata loro si sentono meglio ma io sono precipitato di umore, sono scarso di risorse e la mia giornata sarà più faticosa. Poi ci sono i ricchi che postano foto di tramonti osservati dai loro yacht sontuosi che poverini si fanno i selfie con la mascherina. Poi ci sono gli "autoisolamenti" che è un genere umano nuovo, ma molto ben visibile sul web, mostrano un grande impegno sociale e naturalmente alcuni, particolarmente dotati di talento, lo sanno fare meglio di altri. La "scrittrice" Melandri l'altra sera postava: "Essere rinchiusi in una casa con un grazioso giardino o in un progetto abitativo sovraffollato non sarà lo stesso". Eh si, cara, la classe sociale durante l'isolamento acquista importanza. Questo è tremendamente vero ma non ovvio per tutti  e dimostra, come in una fase dove tutti siamo un po' confusi su cosa fare, abbiamo bisogno di una convalida, di similitudine esterna per le nostre scelte, dimenticando però che non tutti hanno la possibilità di scegliere. Demens/dementis