QUELLO CHE GLI ANGLOSASSONI NON COMPRENDONO.

QUELLO CHE GLI ANGLOSASSONI NON COMPRENDONO.

Quello che gli anglosassoni non comprendono
"A da passà a nuttata" , ho tempo e scrivo...
Mentre si susseguono le immagini dei camion militari carichi di salme, penso che non voglio diventare un moderno "Giuseppe Rigamonti" narratore brianzolo di storie di peste nera, e voglio parlare degli anglosassoni. Amano e studiano l'Italia, amano Roma, Firenze, Bologna, ecc., ci scrivono libri, studiano storia antica, si lasciano sedurre dal mondo classico, ma non hanno mai capito un cazzo di quello che studiano. Mi riferisco al primo ministro Boris Johnson e la sua frase "Abituatevi a perdere i vostri cari". Non riuscivo a dare un senso a quello che voleva dire, credevo di aver capito male, contesto a me sconosciuto, poi ci ha pensato Daverio tutto chiaro: <<Con quella frase voleva dire esattamente quello che ha detto. Boris Johnson si è laureato ad Oxford con una tesi in storia antica. È uno studioso del mondo classico, appassionato della storia e della cultura di Roma, su cui ha scritto un saggio. Ha persino proposto la reintroduzione del latino nelle scuole pubbliche inglesi>>. Sempre Daverio aggiunge: <<carissimi anglosassoni, vi spiego io quello che non capite: noi siamo Enea che prende sulle spalle Anchise, il suo vecchio e paralizzato padre, per portarlo in salvo dall’incendio di Troia, che protegge il figlio Ascanio, terrorizzato e che quella Roma, che voi tanto amate, l’ha fondata. Noi siamo Virgilio che quella storia l’ha regalata al mondo. Noi siamo Gian Lorenzo Bernini che, ventiduenne, quel messaggio l’ha scolpito per l’eternità, nel marmo. Noi siamo nani, forse, ma seduti sulle spalle di quei giganti e di migliaia di altri giganti che la grande bellezza dell’Italia l’hanno messa a disposizione del mondo>>. E io aggiungo: tanti sono gli italiani da cui imparate, ne cito solo alcuni senza voler offendere gli altri: Galileo, Leonardo, Canova, Brunelleschi, Leopardi, Buonarroti, Bramante, Dante, Giotto, ecc. Non è un caso che le strutture per anziani si sono evolute al centro nord Europa, voi siete diversi e, pur negandomi all'indole figlia del cristianesimo, in queste cose gli riconosco un grande valore e gli anziani li teniamo con noi sono importanti, ci insegnano e li abbracciamo come possiamo e non una volta l'anno nelle amene strutture di accoglienza. Voi amate l'Italia, la studiate, la rincorrete, vi lasciate affascinare, ma restate sempre quelli che semplicemente ci studiate. Non capendo e non imparando mai nulla.