UOMINI E CANI, LA RIFLESSIONE
A questo punto giunge spontanea la domanda: ma almeno l’uomo, sa cosa significa amare il cane? Direi proprio di no, visto che ha scelto di renderlo il suo schiavo, specialmente sotto il profilo psicologico! Se già rinchiuderlo in un giardino potrebbe essere considerata un’azione poco nobile da parte nostra (poiché, in pratica, il cane vive la sua esistenza da recluso), figuriamoci chi lo costringe in un appartamento di città, cercando addirittura di abituarlo (con l’educazione cinofila) ad assecondare i suoi capricci! Il cane può migliorare di molto la vita dell’uomo sia sotto il profilo funzionale, sia con tutte le collaborazioni che offre (guardia, difesa, protezione e conduzione animali da allevamento, caccia, soccorso, etc.), sia sotto quello psicologico, facendogli compagnia. Ecco l'uomo sostiene di amarlo perché gli serve! Il cane randagio che invece mangia nelle pattumiere e fugge via, non si lascia avvicinare né tanto meno addomesticare, non scodinzola a nessun padrone. Non essendo utile a nessuno, viene da sempre braccato con la colpa di portare malattie e causare incidenti, si cerca in ogni modo di sopprimerlo o di rinchiuderlo nelle gabbie di un canile. Se è vero che il cane non è in grado di amare l’uomo, credo sia altrettanto vero che l’uomo, pur essendo dotato di un intelletto superiore, non abbia mai imparato ad amare il cane! La perversa tendenza che si è ormai diffusa nella nostra società è quella di far credere che, per voler bene ai cani, si debba essere disposti a spendere molti soldi per loro: nutrirli con costosi mangimi confezionati (poiché il cibo casalingo sembrerebbe essere diventato improvvisamente nocivo!), portarli il più possibile dal veterinario per trasformarli in "pazienti a vita", lavarli e profumarli, insegnargli l’educazione, addestrarli a obbedire ai comandi, fargli praticare degli sport, vestirli alla moda e altro ancora che l’uomo moderno continua a inventarsi sotto la spinta di un business smisurato. Con questo che dico non voglio certamente convincervi a far ritornare allo stato randagio i vostri cani allevati in cattività, anche perché molti di loro, dopo anni di “prigionia”, farebbero fatica a poter sopravvivere, ma se è vero che li amate così tanto, imparate allora a trattarli per quello che sono: semplici animali! In pratica, il cane vorrebbe solo che noi umani imparassimo a frenare i nostri desideri e gli permettessimo un "vivere da cane". In verità non è poi così importante sapere quanto il nostro cane possa amarci oppure no, è invece fondamentale che noi impariamo ad amare lui, trattandolo secondo le sue aspettative di animale e non in virtù delle nostre ambizioni, ricordando sempre che vivere al nostro fianco non è stata una sua scelta! Tutte cose di cui il cane non solo non ha bisogno, visto che il suo unico scopo esistenziale è quello di sopravvivere per riprodursi, ma gli viene impedito l'accoppiamento quasi sempre, biusiness allevamenti a parte. Continua...