PENSIERI RAPIDI: Le sessantenni e una bellezza senza tempo.
Se la femminilità si riduce al solo essere belle, che dire di una sessantenne
che perde gli attributi della gioventù, quegli attributi che abitualmente
associamo alla bellezza? Ha i segni, del suo oramai lungo viaggio, come un
albero che ha memoria degli anni che lo hanno visto vivere. Il corpo cambia,
mentre la sua vita interiore migliora. Una donna è sempre una donna, ma ora con
l'età che avanza lo è di più. La bellezza con gli anni si dirada, diventa
diversa, non solo tette vistose, viso splendido, portamento, ma un affascinante
splendore che ci investe compostamente, esso proviene proprio dalla vita
vissuta. Una meravigliosa potenza che nasce proprio dalla forza dell'età, dalla
consapevolezza del passato, e a volte propone una dignità furiosa del suo sesso,
insieme alla forza che essere una donna genera. Il desiderio è forte, la voglia
di essere amate è una magia e il desiderio di un partner è categorico. Alcune,
che hanno dato l'anima ai figli oramai cresciuti, vivono un fermento libero,
maturo e frenetico, come per recuperare quel tempo dedicato oltre se stesse. La
bellezza oramai smascherata continua ad esistere e resistere. La bellezza è
sempre qualcosa che non dura, ma c'è ed è molto dinamica. Non sono più bella
come prima? Finalmente sono amata per un'altra ragione, per un’altra qualità
che finalmente è espressa. La verità, è che le sessantenni oggi, non quelle
“taroccate”, sono ancora anche esteticamente affascinanti, perché hanno dismesso
la vanità truffaldina verso il maschio, il narcisismo lascia più spazio al
masochismo, e sanno essere azione e creatività. La loro è una <<grande
bellezza>>, è interazione, è buon gusto, è capacità di amare, è libertà
sessuale, è un passato che vogliono rileggere. Ci piacciono per come vogliono
amare, per come sanno farsi amare, e le guardiamo con sguardo sorpreso, le
vediamo affascinanti per come ci donano brillanti esempi di vita. La loro
vitalità e voglia di essere, sorprende noi coetanei, ci risucchiano nel vortice
di grandi passioni, per la vita, per l'estetica, per la natura, per i figli, e
ci contagiano. Ci scuotono dal torpore che ci rende tutti uguali, ci fanno
entrare in un campo di creatività dove tutto è ancora possibile. Ci insegnano
la vita.
Sopra: La Naiade di Antonio Canova